di Chiara Savoi

SIENA. Una bicicletta, una batteria ridotta all'osso. Al centro, un'impalcatura coperta da due teli. Tre cavi che attraversano il palco e, sulla sinistra, uno strano marchingegno. La platea piano piano si riempie. I brusii aumentano mentre il Teatro, quello dei Rinnovati, a Siena, in una cornice che parla da sola, è pervaso da suoni cupi, premonitori di un'apocalisse, quella rappresentata dalla compagnia canadese Machine de Cirque, fondata, due lustri scarsi or sono, da Vincent Dubé, che arriverà poco dopo. Si spengono le luci, sul palco e in sala: lo spettacolo, che non ha bisogno di alcun orpello, tanto che si chiama come la compagnia che l’ha ideato e prodotto, può iniziare, la magia del teatro può incantarci ancora una volta. È rimasto un solo uomo sulla Terra. Si guarda intorno in cerca di altri simili e inizia a suonare delle percussioni casuali che attirano altre presenze: arrivano in cinque (Guillaume Larouche, Thibault Macé, Philippe Dupuis, Samuel Hollis e Laurent Racicot), sono tutti uomini, torniti alla perfezione, e dovranno cavarsela da soli, ma durante lo spettacolo si cacceranno in problemi diversi e inaspettati. È uno spettacolo circense a tutti gli effetti, politicamente più che corretto; non ci sono fiere lobotomizzate, ma solo attenzione, lavoro, sudore, muscoli e tanti, tanti sacrifici. Ogni scena parte leggera, apparentemente semplice: sì, va beh, questo lo so fare anche io viene da pensare.

Va bene, va in bicicletta in uno spazio piccolo e gira in cerchio sempre più veloce, ma non è poi così difficile, continua a pensare lo spettatore. Dura poco, però, perché quella bicicletta diventa un'altra gamba dell'artista, un altro suo piede, una terza mano, un sesto dito e lui ci si muove sopra, di fianco, dietro come se fosse attaccata a lui e a quel punto lo spettatore trattiene il fiato, incantato. Applausi. Nascono nel Québec, i sei fuoriclasse e nel giro di breve diventano un’istituzione acrobatica cosmica, tanto che ottengono contratti, sottoscrizioni e battimano in ogni angolo della Terra. Il percussionista è fondamentale: dà il ritmo, cadenza i loro movimenti, ci dà il colore della nuova situazione e si esprime con delle espressioni che dicono tutto, più di tante parole e fa ridere. Diverte, coinvolge il pubblico. Alla fine di un pezzo, i cinque uomini prendono all'unisono tre pezzi della batteria e il musicista e li alzano tutti, come sospesi nel vuoto. Silenzio. Di nuovo ricomposti. Applausi. Ci sono le nostre ossessioni: le immagini di noi stessi, l'amore, la vergogna, la paura e l'antenna che non funziona; non c'è linea. Eppure si vive lo stesso. Gli artisti giocano, si librano nell'aria, sono leggeri nei loro salti audaci e pesanti quando con la loro caduta devono dare la spinta al compagno. Ci trattengono, ci intrigano, ci fanno ridere e l'ora passa veloce. Alcune situazioni ci hanno colpito molto: in scena solo un artista che fa acrobazie tra il palo e l'altalena. Ad un certo punto resta con il corpo parallelo al pavimento tenuto sul palo solo dai piedi. Non a candela, lo ripetiamo, ma in orizzontale, braccia lungo il corpo. Una cosa mai vista. Molto bello, quasi poetico, è, invece, l'ascensore umano: il musicista è in alto sul palo e deve scendere, ma non sa come fare. Uno degli altri cinque si mette in alto sotto i suoi piedi abbracciato al palo in posizione fetale e piano piano lo fa scendere giù, come un ascensore: bellissimo e molto suggestivo. Molto bello anche il passaggio dei birilli mentre il musicista suona: se li passano tutti e sei in un vortice incredibile. Non manca neanche quel pizzico di pruderie nell'intravedere cinque corpi bellissimi e nudi, nascosti solo da un asciugamano, gioco già visto in passato, ma sempre molto divertente. I momenti corali, quando i ragazzi si abbracciano, quando si muovono insieme, sono davvero molto belli e lo spettacolo funziona perfettamente. Ci sono tutti gli ingredienti: c'è la storia, ci sono momenti di allegria, suspense e tantissima bravura. Si replica stasera, alle 21 e domani pomeriggio, domenica 20 febbraio, alle 17.

   
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