PISTOIA. In quegli anni, indimenticabili, in particolar modo per noi, che c’eravamo e che oggi, se abbiamo avuto la fortuna di resistere, se non vecchi, siamo decisamente anziani, di Radio (Libere), ne nacquero a bizzeffe. Questa che vi racconto è la storia, bellissima, di Radio Pistoia Sound, che divenne, nel giro di breve, Radio Sound, ma solo perché sempre, quasi contemporaneamente, sempre a Pistoia, nasceva Radio Pistoia; quel sound, improvvisamente tardivo, andava anticipato, per motivi di riconoscibilità, soprattutto sulle modulazioni di frequenza. Una radio che, come le migliaia che nacquero in quel decennio magico 1970-1980, a un certo punto, smise di trasmettere. Ma quei pionieri, nostalgici di un’epopea inimitabile e fieri di aver portato alla luce un’esperienza collettiva, libera e terribilmente sociale come una radio, Radio Sound, hanno deciso di autocelebrarsi e per farlo hanno invitato tutti, ma proprio tutti, quelli che ne fecero parte nelle varie edizioni (tra appartamenti trasformati in campi di battaglie informative con mezzi di fortuna per andare in onda e i contenitori delle uova per insonorizzare le stanze. fino all’ultima stagione, quella della Sede ufficiale, dotata di tutti i crismi, Sant’Agostino), a una riunione particolarmente carica di affetto e indimenticabili ricordi.

Lo hanno fatto affittando la metà de Le chiavi d’oro, un ristorante pizzeria a due passi dal centro storico della città, perché altrimenti, mettere a sedere cinquantatré invitati (tra speacker, investitori, proprietari e dirigenti), sarebbe stato impossibile. La parte della sala, quella più vicina al formo e alla cucina, oltre a essere letteralmente occupata da quelli della Radio, si è trasformata in un vero e proprio angolo emotivo, con tanto di manifesti, sorretti con dei tiras, che hanno fedelmente riprodotto i loghi di quelle stagioni. Dopo un antipasto, acqua, vino a birra e vari tranche di pizza, con molti degli invitati a scrutarsi furtivamente per riuscire a capire se quel signore distinto, ma appesantito e calvo, che ti siede davanti, sia lo stesso ragazzotto spensierato, squattrinato e secco come un’acciuga con il quale hai per molte stagioni diviso la consolle, è arrivata la torta, la torta della Radio, fatta accuratamente preparare da Corrado e Marco, due dei tanti artefici di quell’esperienza radiofonica, ma veri responsabili di questa inaspettata, riuscita e davvero carinissima iniziativa, che si è addirittura conclusa con la distribuzione di una rosa per ciascuna delle ex signorine presenti e la consegna, per tutti, di un portachiavi, con una piccola luce a una delle estremità e con il vecchio, ma mai logoro, stemma di Radio Sound: 98 MHZ. La serata, introdotta dalla lettura di un forbito e dettagliato racconto delle origini dell’emittente, è proseguita tra gli inevitabili coloriti commenti di molti e gli innumerevoli ti ricordi quella volta quando…. Da ieri sera, però, Radio Sound Pistoia, che fu una delle tantissime emittenti private a scandire il tempo, quel tempo, a suon di musica, collegamenti, dediche, dirette senza fili, inviati e tutto quello che rese le Radio d’allora libere veramente (Finardi docet), è forse l’unica ad aver messo, una sera, attorno a più tavoli di un unico locale, tutti quelli che con quell’emittente fecero una delle loro esperienze più indimenticabili.

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