di Simona Priami

LA VERITA' secondo Maureen K è un film francese del 2022 diretto da Jean-Paul Salomé, da poco uscito nei nostri schermi. Protagonista è la straordinaria e versatile Isabelle Huppert, carismatica e talentuosa come sempre. Si tratta di un thriller politico dal ritmo incalzante, di indagine sociale e impegno civile con profonda riflessione sulla disparità di generi. Il regista ricostruisce fedelmente un avvenimento degli anni 2012 – 2018, una storia già raccontata nel libro La Syndicaliste di Caroline Michel-Aguirre. Maureen Kearney è la rappresentante sindacale di Arena, una multinazionale francese nel settore del nucleare. Il nuovo dirigente sta stringendo un accordo segreto con la Cina; la conseguenza sarebbe la perdita di cinquantamila posti di lavoro. Il precedente dirigente era una donna forte e combattiva ma, secondo il solito luogo comune, non adatta in quel momento. Maureen lotta con enorme coraggio, determinazione, meticolosità, forza e passione per dimostrare e far uscire allo scoperto l’accordo scandaloso e poter salvare così il lavoro di numerose operaie e operai. Per questo viene seguita e minacciata, poi subisce violenza, torture e umiliazioni in casa sua; la sindacalista dovrà successivamente difendersi dall’accusa di aver inventato tutto, anche se, vista una sua precedente caduta che aveva compromesso una spalla, non avrebbe mai potuto mettere in scena una tale finzione. Il regista che aveva già lavorato con la Huppert ne La padrina, come prima scena mostra l’atto violenza, per poi ricostruire i precedenti avvenimenti con un flashback; lo stupro ai danni della protagonista è un drammatico tema su cui ruota tutta la complessa vicenda, il fulcro del susseguirsi delle azioni e del difficile sviluppo psicologico della protagonista. Maureen è circondata da una famiglia unita e un marito che la adora, apprezza il suo coraggio e la sua determinazione. Il film è centrato principalmente sul personaggio principale che Isabelle Huppert, fredda, razionale, forte e femminile, interpreta magistralmente con un look appariscente, capelli biondi con perfetto chignon, tacchi a spillo, occhiali grandi, orecchini vistosi, immancabile il rossetto rosso che riesce a darsi nei momenti più impensabili; un abbigliamento con evidenti ritocchi colorati che costituisce una corazza femminile che la sindacalista sa usare perfettamente per combattere e difendersi da un mondo maschilista fatto di oscure trame politiche e interessi economici; solo in casa, ogni tanto, si rilassa e abbandona i suoi amati accessori. L’attrice riesce a far percepire perfettamente la sensazione di umiliazione, lo stress emotivo, la frustrazione che una donna in carriera che lottava per i diritti dei lavoratori deve aver subito. Film informativo e ricostruzione fedele di un avvenimento con accurato lavoro di ricerca, fondamentale come sempre la recitazione della Huppert, una trama che tiene alta l’attenzione per tutto il tempo e nello stesso tempo riesce a far conoscere e rendere nota una vicenda oscura a molti.

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