FINALMENTE, alla direzione artistica, ma soprattutto alla presentazione del Festival di Sanremo, il gotha della Rai sta piazzando (la trattativa sembra essere in dirittura d’arrivo) Claudio Baglioni. Che non ci fa impazzire, teniamo a precisare, ma che è, indiscutibilmente, uno dei più fertili cantautori pop della scena italiana da oltre quartant’anni. Soprattutto alla presentazione, teniamo a sottolineare, perché finalmente, quei dieci milioni e passa di telespettatori che si inchioderanno davanti ai propri piccoli schermi nella settimana ligure per parlare, puntualmente, male, malissimo, di tutto e di tutti, con lui si toglieranno il cappello, perché quando dalla scalinata dell’Ariston scenderà il concorrente di turno, Claudio Baglioni, di quella voce che andrà a esibirsi, potrà dire, competentemente, tutto ciò che vuole, senza limitarsi a quei sorrisini di merda che infestano ogni conduzione televisiva. L’augurio, per concludere l’auspicio che si tratti di una vera e propria inversione di tendenza, è che accanto al cantautore romano, viale Mazzini, invece che la solita oca di turno, opti anche per assoldare un'altra voce, al femminile, altrettanto autorevole, romana, come Baglioni: Giorgia, ad esempio. Una buona notizia, insomma. Anzi, due

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