NON SIAMO soliti presentare gli eventi: l’ufficio stampa del Pordenone Blues Festival straripa di gentilezza, però, e nonostante nessuno di noi potrà assistere ad alcuno degli eventi in cartellone di questa 28esima edizione, ve ne raccomandiamo comunque la presenza. Si parte lunedì prossimo, 15 luglio, con il battesimo (gratuito) dell’evento, in piazza XX Settembre, con il concerto dei The Stars from the Commitments. Il giorno successivo, martedì 16, è subito sera, di quelle particolarmente bollenti, con uno dei chitarristi più famosi al mondo, la sei corde dei Genesis che furono (forse è il caso di citarli, gli altri: Mike Rutheford al basso, Tony Banks alle tastiere e Phil Collins alla batteria), Steve Hackett, in tournée a distanza, lunga 46 anni, del loro album più venduto, Selling England by the pound, l’ultimo con la divinità Peter Gabriel alla guida della formazione, una delle registrazioni musicali più politicizzate.

Il concerto, di portata internazionale facilmente intuibile, si consumerà al Parco San Valentino, dove la sera successiva, mercoledì 16, arriverà la Kool & the Gang, formazione con oltre mezzo secolo di musica alle spalle, ma se riuscirete a non ballare quando intonerà Get down on it, l’organizzazione della manifestazione è pronta a rimborsare il biglietto (scherziamo, eh!), che lascerà il palco, la sera dopo, giovedì 17, a tre eventi in scaletta: Rival Sons, Eric Sardinas e la band di Joanna Connor. Venerdì e sabato, gli altri due appuntamenti, entrambi gratuiti, sempre al solito Parco, nel quale non ci si può che innamorare: Blues on the roads, venerdì e un terzetto particolarmente effervescente sabato, per l’arrivederci alla 29esima edizione, con Nneka, la Malvin Taylor Blues Machine e la band di Bob Malone, un altro che scherza pochissimo. Ad aspettarvi ci sarà una città intera felice e orgogliosa di ospitare un evento in virtù del quale, quella terra aspra e forte di confine quale è il Friuli, per una settimana intera vestirà i colori della musica.

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