PORRETTA (BO). L’inverno non ha ancora iniziato a sferzare i suoi colpi più bassi che a Porretta, nel bel mezzo dell’Appennino che congiunge, faticosamente, Bologna a Pistoia, o il contrario, se preferite, Graziano Uliani, direttore artistico, ma anche inventore, nel senso letterale del termine, del Porretta Soul Festival, ha già piazzato il suo colpo da maestro o la ricetta dell’immortalità per la 33esima edizione che si consumerà, come sempre, al Parco Rufus Thomas, dal 23 al 26 luglio 2020: Bobby Rush. Che non è un musicista, ma un vero e proprio santone della black music, che dopo aver spento le sue ottantasei candeline, aver ripensato alle 46 nomination, toccato i 12 premi consegnatigli dalla Blues Foundation, si presenterà, per la terza volta, sul palco black più prestigioso del mondo. Oltre all’inimitabile decano, l’organizzazione artistica della manifestazione si è già assicurata, per l’ultimo lungo fine settimana del luglio prossimo, la conferma di Leo Nocentelli, fondatore dei The Meters, il ritorno della meravigliosa voce di lady Chick Rodgers e quello di Eddie Harrison, leader degli Short Cuts, che torna a Porretta trentadue anni dopo esserci stato, per la prima volta, in quel lontano 1988, alla prima edizione del Porretta Soul Festival, quando qualcuno, a Graziano Uliani, non solo a Porretta, dava del matto!