di Marta De Sandre

Rep è in fuga. Fugge dal ricordo di una donna che lo ha lasciato, fugge da una città, fugge da tutto. Si perde e si ritrova mille volte perché fondamentalmente lui ama fuggire. C'è tanto amore: quegli amori finiti che si cristallizzano in una forma sublime che in realtà non hanno mai avuto perché i ricordi ingannano quasi sempre. C'è tanta musica: ci sono i Sex Pistols e i Nirvana, c'è il fantasma di Kurt Cobain che aleggia ovunque. C'è tanta confusione nella sua vita, nella sua testa, in un Sud America che finalmente esce dallo streotipo dei tempi del colera.

 

Questo libro non sarà mai considerato un capolavoro e le ceneri di Medina Reyes non saranno mai sparpagliate per mezza America Latina. Ma lui è una voce: irriverente, incazzata, colui che ha osato dire Se c'è qualcosa di fittizio, piuttosto, è la Colombia da cartolina illustrata che spacciano autori come García Marquez, vecchi d'anni e di mente. Gente che per cercare la Letteratura volta le spalle alla vita. Hanno diffuso un mucchio di stereotipi: una volta una ragazza norvegese mi ha chiesto come mai scopavo così male per essere un latino. Senza contare che molti, all'estero, sono convinti che noi parliamo con le mucche. Invece solo lui ci parla, García Marketing. La sua Cartagena è un posto che possiamo riconoscere tutti: Rep, i suoi amici, le sue donne; siamo tutti noi e se l'unico merito di uno scrittore definito mediocre è di ancorare il Sud America al resto del mondo, scusate, ma è tanta roba. E in questa Colombia svecchiata e spolverata dall'antico romantico fascino troviamo tutte le contraddizioni di di un paese da decenni in guerra civile e una generazione che, nonostante tutto, affronta il futuro come un norvegese qualsiasi. Concludo con il decalogo di Medina Reyes:

a) non spendere mai i soldi che ti servono per divertirti in libri di Umberto Eco;
b) scopare con chiunque te ne dia l’occasione, ma poi sparire in fretta;
c) evitare i film francesi e gli "affari" di qualunque genere con i francesi;
d) tapparsi le orecchie ai primi accordi o biascicamenti di Eros Ramazzotti;
e) non andare mai nei bar frequentati da intellettuali del centrosinistra;
f) intervenire a tutte le prime di film porno in città;
g) assistere spesso a incontri di pugilato;
h) orinare su qualsiasi scultura di Botero, o, possibilmente, su Botero stesso;
i) farsi una sega immaginando Donatella Versace che affoga nella vasca da bagno;
l) drogarsi almeno due volte la settimana

Come non amarlo?

 

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