di Ilaria Fontana
PISA. Un’autentica ventata di freschezza, in questa estate di turbolenta calura, potevano generarla solo Frida Bollani Magoni e i suoi amici. Grazie a Pisa Jazz a cura di Associazione Ex Wide con la direzione artistica di Francesco Mariotti, sabato sera al Giardino Scotto di Pisa, in occasione dell’ultimo spettacolo di Pisa Jazz Rebirth abbiamo potuto goderci l’intima ed energica esibizione di un’artista che, a dispetto della giovanissima età, può gridare al mondo, non mancandole la voce, il suo talento, la padronanza del palco, la perfetta capacità tecnica e l’attitudine ad accogliere intorno a sé l’affetto del pubblico e degli artisti che non hanno esitato a rispondere al suo invito. Perché la musica è una calamita naturale, ma non esiste attrazione senza campo magnetico, quello che ha saputo e sa creare un artista del calibro di Frida che, con brio sbarazzino, ha invitato sul palco sette artisti pronti a sostenere il progetto di vEyes, la onlus che raccoglie fondi che serviranno ad acquistare strumenti musicali e sviluppare nuove tecnologie in grado di aiutare musicisti ipovedenti e non vedenti e che è stata destinataria del ricavato dello spettacolo. E il pubblico non si è sottratto a questo invito! Dopo avere salutato il pubblico con un brano eseguito al pianoforte e una canzone dedicata a tutti i presenti, Frida ha invitato sul palco, uno dopo l’altro, i suoi amici musicisti, alternando duetti a esibizioni soliste tratte da musical e dal suo cd. E così il concerto è entrato nel vivo con la giovanissima cantante Elena Spinetti che prima si è esibita con Donna, canzone scritta da Enzo Gragnaniello ed elevata al cielo dall’interpretazione di Mia Martini, per poi lanciarsi, insieme alla protagonista dello spettacolo, in un magnifico duetto jazzblues. Chi non conosceva Elena Spinetti non ha potuto non sobbalzare ascoltando la sua splendida voce e percepire l’amore che nutre per la musica. Babbo Ferruccio Spinetti, famoso contrabbassista e compositore, sicuramente se la rideva, orgoglioso, sotto i baffi, dietro le quinte. A seguire, senza soluzione di continuità, si sono alternati tutti gli altri cantanti, sprigionando l’energia che ogni spettatore desiderava. È stato quindi il turno dell’eccezionale Arimatea, musicista milanese dal cuore gonfio di soul, di R&B e gospel che ha regalato a Pisa anche il brano inedito True Voice. È poi planata al Giardino Scotto, direttamente da Vienna, la techno pop del trio dream pop Lucy Dreams, formato da David Reiterer, Philipp Prueckl e da Lucy, una luminosissima sfera di cristallo, anima del gruppo e sistema d’intelligenza artificiale capace di creare effetti digitali e analogici sviluppato per la produzione musicale di questo sorprendente gruppo che, con i suoi brani, intende sensibilizzare il pubblico a un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Il chitarrista Albert Eno, già voce dei Kismet, qui nelle vesti di solista, oltre a regalare un paio di cover di canzoni dei Nirvana, ha interpretato brani del suo nuovo album Dark ‘n’ Stormy. E che dire dei Cubirossi, gruppo dalle influenze Trap, Alternative Rock, Metal e Dark Pop? La Frontman Marina Giusti e i fratelli Leoncini, Gianluca e Alessandro, hanno letteralmente divorato il palco, sfoderando l’entusiasmo e la capacità di gestire la scena come solo gli artisti sanno fare. Frida, lo sanno tutti, è cresciuta mangiando pane e musica, ce lo racconta il suo cognome; non è un’esagerazione affermare che ha investito e moltiplicato, grazie al suo talento naturale e alla dedizione, i doni ricevuti dai genitori Petra Magoni e Stefano Bollani, musicisti che non hanno bisogno di presentazioni: è sufficiente digitare il suo nome su google per sapere quanti riconoscimenti ha ricevuto - basti menzionare, tra i tanti, l’emozionante esibizione al Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica in occasione delle celebrazioni del 2 giugno – e a quanti concerti è stata protagonista, anche come ospite a sorpresa dei propri genitori. La famiglia Bollani-Magoni è una morbida e avvolgente coperta e Manuela Bollani, l’esuberante CantAuttrice Umoristica (come ella stessa si definisce) nonché zia di Frida, non ha esitato a salire sul palco al fianco di sua nipote per interpretare, come solo lei sa fare, Betty Hutton e Bjork e infine salutarci con We Are Family delle Sister Sledge. Infine, ci siamo potuti deliziare con il rap italiano fatto bene, quello colto e politico, quello di Francesco Di Gesù, in arte Frankie Hi-Nrg, quello che il pubblico canta con trasporto perché Quelli che benpensano non si può non conoscere e non cantare. La rassegna 2023 del Pisa Jazz Rebirth, che ha visto sfilare grandi nomi di artisti italiani e internazionali, si è chiusa con l’abbraccio dei musicisti intervenuti che, insieme a Petra Magoni e a Ferruccio Spinetti, hanno omaggiato l’immensa Frida cantando Alleluja.