di Hank Anderson

PISTOIA. Scegliamo il tunnel e mentre aspettiamo la luce in fondo, lo arrediamo. Oppure scegliamo di vivere sott’acqua. Mettiamo la maschera e sprofondiamo nel blu. Blub, lo street artist fiorentino di cui non si conosce l’identità, ha scelto senza dubbio questa seconda metafora. Ha immaginato un mondo sommerso e ha fornito i suoi soggetti dell’elemento essenziale per rimanerci a occhi aperti. Segni del suo passaggio sono visibili in varie città italiane, a Firenze, a Lucca e a Roma, per citarne alcune. La sua attività, però, inizia nel 2013, a Cadaqués, in Catalogna. Dalla settimana scorsa le sue opere sono comparse anche per le strade di Pistoia. Quella di Blub è una street art che si appropria in modo del tutto innovativo e suggestivo dei volti di personaggi e soggetti del passato (artisti, scrittori, divi, dipinti famosi) che hanno lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario. Sugli sportelli dei contatori del gas o dell’energia elettrica trovano così dimora le sue riproduzioni di Dalì, Marilyn Monroe, David Bowie, Gabriel Garcìa Márquez, o i duchi di Urbino di Piero della Francesca.

Quella che Blub e il gruppo di amici della Florence Urban Art (curatori e aiutanti dell'artista) chiamano inseminazione, per le strade di Pistoia è il consueto corollario allo sbarco in una nuova città e un modo per pubblicizzare la mostra inaugurata domenica 9 dicembre (e visibile fino al 12 gennaio) a Lo Spazio di via dell’ospizio. Nella libreria-galleria pistoiese, alcuni pezzi originali si alternano a riproduzioni su tela, carta, cartoncino. L’hastag #lartesanuotare raccoglie ormai su Instagram migliaia di foto scattate nei posti più disparati d’Italia e non solo. E quell’hastag veicola anche il messaggio di fondo dell’opera di Blub: la possibilità che l’arte riesca a donarci la bellezza anche sugli anonimi e grigi sportelli delle utenze, che ci spinga a nuotare nella crisi di questi anni anche quando non riusciamo nemmeno più a pagarle, quelle utenze.

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