di Chiara Savoi

FIRENZE. L'idea de Le ragazze di San Frediano è nata da una protesta chiamata Tournée in citta a teatri chiusi che si è svolta a Firenze per quattro domeniche a partire dal 7 febbraio scorso, quando in zona gialla erano chiusi i teatri, ma non i centri commerciali. E da lì è venuto fuori il progetto di rendere quelle letture uno spettacolo. E quello di ieri sera all'Anfiteatro delle Cascine, a Firenze, è iniziato con una richiesta di sensibilizzazione nei confronti delle donne afghane, sia di quelle che non sono riuscite a fuggire che di quelle che arriveranno presto a Firenze e a parlare è stata proprio la presidente di Cospe per la campagna emergenza Afghanistan perché simbolicamente le ragazze del titolo appoggiano la causa delle sorelle afghane. Aggiungiamo inoltre che le protagoniste divideranno il loro cachet con la ong di cui sopra. Che facciamo? si comincia. Sì ma si legge tutto questa volta! certo! Si fa la versione integrale di 5 ore! e così le voci hanno dato il via alle letture, accompagnate dalla musica leggera della chitarra. Daniela Morozzi e Anna Meacci interpreti del testo di Vasco Pratolini e Chiara Riondino a inframezzare le letture con canzoni di repertorio popolare (come la Fiera dell'est che è diventata la Canzone di San Frediano e che ha provocato l'ilarità del pubblico).

Anna Meacci non ha soddisfatto del tutto. Forse il timbro di voce poco adatto alla lettura fuso e confuso con un pathos decisamente avaro nell'interpretazione ha creato un mix poco convincente, a differenza della compagna di scena, Daniela Morozzi, più esperta forse, era bella da ascoltare. Un grande aiuto è arrivato dalla voce profonda e ironica di Chiara Riondino che ha alleggerito alcuni momenti in cui la lettura era più difficile da seguire e ha evidenziato in modo canzonatorio i caratteri di alcuni personaggi. Divertenti i battibecchi tra le due attrici; meno intriganti alcuni monologhi, specie per l’eccessiva lunghezza. Le ragazze di San Frediano le riconosci dalle mani, bianche di latte, con le dita lunghe e affusolate e il bello di turno è Aldo Sernesi che si prende gioco di tutte loro: se esce con Tosca fa il cascamorto con Gina per ingelosire Mafalda. Loro sono sei donne e tutte se lo contendono e lui non sa scegliere, ne deve avere almeno quattro per volta. Sono sempre in amore le ragazze di San Frediano, hanno le unghie per graffiare e Chiara Riondino canta Simpati'o a Bob (Aldo Sernesi è chiamato da tutti Bob perché somiglia all'attore Robert Taylor) e ci fa ridere, anche perché Bob non è simpatico per niente! Tosca si impunta che vuole chiamare Bob con il suo vero nome (Aldo) e non vuole che le altre continuino a chiamarlo con il soprannome e si arrabbia ed è gelosa. Esce la prima sera da fidanzata di Bob e Chiara Riondino canta Firenze stanotte sei bella, sull'Arno d'argento si specchia il firmamento. Tosca è insicura, non sa cosa dire a sua madre; niente le consiglia Bob.  E a mio padre? Ancora meno! E allora vorrei dirlo per lo meno a Silvana (la ex di Bob). Non preoccuparti di lei. Ci ho già parlato io, figuriamoci come ci ha parlato. Anna Meacci fa il monologo della Gina: appena nata, promessa sposa a Bob che la nota a 16 anni e non le fa una vera dichiarazione d'amore. O Gina, te tu non n'hai bisogno di tanti salamelecchi. Siamo promessi da sempre e alla fine sarò solo tuo, Ma ora devi capire che io non ti tradisco con le altre, ma sono loro tradite da te. Lui dal secondo appuntamento ha già tre o quattro ragazze, con lei si gingilla, mica fa sul serio. Daniela Morozzi fa il caldo monologo della Mafalda che tutti la vogliono, ma lei vuole solo Bob e si danna per farlo ingelosire, ma lui niente. Gli uomini che sbavano per lei e lei niente, vuole solo il mio baffino e non si capacita che lui non la voglia. O di che sei fatto? Di mota? Ma che sono da buttare via! anzi lo sai, che, Bob: mi sa che a te le donne ti garbano solo per farci le porcherie, ma che al momento giusto ti faccia difetto la natura. E cosi va avanti lo spettacolo, fino alla fine.

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