PISTOIA. Il titolo di capitale della cultura 2017, Pistoia, l’ha anche – ma forse soprattutto – guadagnato in virtù di un susseguirsi di stagioni teatrali maiuscole, ormai da parecchi anni, quelli che l’hanno tra l'altro insignita dell’importante nomina di Centro di produzione teatrale. E anche la stagione che verrà, presentata oggi, sabato 16 luglio, in un’anomala conferenza stampa proprio all’interno del teatro senza poltrone e con il palco aperto, ricalca profondamente la scia importante tracciata in questo ultimo periodo, un’altra sagra di ottime rappresentazioni offerte con il gusto e la raffinatezza che contraddistingue, sistematicamente, l’intero staff del Manzoni, che vanta, fiore all’occhiello, un instancabile osservatore di eventi, il direttore artistico Saverio Barsanti, tra i più preparati in circolazione.

 

Il cartellone trasuda spettacoli importanti, in un perfetto equilibrio scenico tra il classico e lo sperimentale, un dosaggio attento che si preoccupa, riuscendoci perfettamente, di conservare lo zoccolo anziano del pubblico e incentivare l’arrivo di quello ancora da sedurre. La carrozza dell’Atp lascerà gli stalli del ranch il 20 settembre con un riadattamento, in prima nazionale, di Renata Palminiello (presente alla conferenza) di Shakespeare, La tragedia di Riccardo, spettacolo che sarà replicato fino al 13 ottobre e che segna l'ouverture delle rappresentazioni in abbonamento. A novembre, il primo dei due drammi di De Filippo, Questi fantasmi, con la compagnia di e orfana di Luca, che ha voluto continuare anche e soprattutto senza il suo maestro; e Le Baccanti, per la regia di Daniele Salvo. A dicembre il pessimismo cosmico di Ivanov, primo capolavoro di Anton Cechov, al quale seguirà un’altra scommessa di Antonio Latella, Natale in casa Cupiello, con un ricchissimo cast nel quale spicca di luce propria Monica Piseddu (nella foto). La prima del 2017 è affidata a Laura Morante, protagonista della Locandiera B&B, un liberissimo riadattamento goldoniano di Roberto Andò, al quale seguirà una delle opere più importanti di Pier Paolo Pasolini, Porcile, girato da Valerio Binasco per un altro tassello fondamentale del male e dell’inquietitudine di vivere. La stagione proseguirà con Il lavoro di vivere, nuova idea di Andrée Ruth Shammah, con un gigantesco Carlo Cecchi e un graditissimo ritorno, quello di Emma Dante, che porterà in scena Odissea a/r e il suo stuolo degli allievi della Scuola dei mestieri dello spettacolo di Palermo. Torna a Pistoia, dopo il raid al Funaro, Laura Marinoni, con Fedra, che precederà una nuova lettura del Giulio Cesare di Shakespeare, adattata da Alex Rigola. Gli occhiali d’oro, di Giorgio Bassani, aprirà invece la stagione parallela degli spettacoli fuori abbonamento, tre serate (20-22 ottobre) curate da Federico Tiezzi e affidate agli allievi del Teatro Laboratorio della Toscana, seguita, sempre in ottobre, da Buchettino, per arrivare al Cantico dei Cantici, di Virgilio Sieni, interpretato dai mostri che ne seguono, con onore, le orme: Claudia Caldarano, Luna Cenere, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu e Davide Valrosso. Novembre riabbraccia Gli Omini, con Più carati, grazie anche alla collaborazione, richiesta e ottenuta, di Armando Pirozzi e Teatro Sotterraneo, con un altro Be Normal! Utoya, con un’altra straordinaria interprete, Arianna Scommegna e Piccoli suicidi in ottava rima, ideato da Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo, chiudono, il 24 marzo, la stagione dei fuori abbonamento. Anche stavolta, come in ogni altra circostanza, doveroso, da parte dell’Atp, un ringraziamento speciale a chi, tra fautori sinergetici e sponsor, garantisce l’allestimento di cartelloni tanto suggestivi.

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