SCANDICCI (FI). A Teatro, prima di parlare dei diritti umani di ogni singolo individuo, si dovrebbe, anzi, si deve chiarire un concetto, a parer nostro, imprescindibile: cosa vuol dire fare spettacolo? Sconcerto per i diritti, in scena, in prima nazionale, al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (si replica oggi, domenica 20 ottobre, alle 16,45), è un buon comizio, condivisibile su buona parte della rappresentazione, tanto che all’uscita abbiamo anche apposto la firma sulla raccolta adesione di Amnesty International, ma non è uno spettacolo teatrale, nonostante voglia esserlo. Ce ne vogliano pure Davide Sacco e Agata Tomsic, gli artefici di questa lettura della Convenzione europea dei diritti sull’uomo, che si materializza grazie all’esibizione della stessa Tomsic - convinta di essere nel bel mezzo di tutt'altra scena, vista la sinuosità dei movimenti e la sensualità del diaframma -, in compagnia di Silvia Pasello e siamo pronti a sopportare anche gli strali di tutti quelli che hanno promosso tale messinscena, ma in più di una circostanza abbiamo avuto l’impressione che stessero scherzando e da un momento all’altro abbiamo anche sperato che ce lo dicessero pure.

E invece, han fatto sul serio, con due lastre metalliche, adibite a gong, o fastidioso sottofondo spettrale e le protagoniste in abito Blade Runner, con i visi impomatati di cera, guanti fosforescenti, manualità per non udenti e occhiali da motociclisti a leggere gli articoli della Convenzione, suddivisi in settori: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia. C’è qualcuno che non è d’accordo su come questi sei principi vadano universalmente garantiti? Non esistono persone che non concordano, soprattutto quelle che popolano i teatri di tutto il Mondo, ma da qui a farci uno spettacolo che ha l’ambizione di essere definito tale, ce ne corre! Tra la fine della rappresentazione e il primo timido applauso del pubblico sono passati alcuni secondi, di totale suspence; che lo spettacolo fosse finito lo si capiva benissimo: le due Star Trek avevano fatto ritorno alle spalle delle lastre metalliche da dove erano uscite all’inizio e la lettura dei vari punti della Convezione, esaurita. Qualcuno, in sala, si sarà augurato che il prologo fosse finito e che da quel momento in poi avesse inizio lo spettacolo; invece lo spettacolo era finito. Per fortuna.

 

Pin It