di Francesca Infante

PISTOIA. Leggiamo da sempre di tragedie, epopee, epiche battaglie della letteratura greca e dei loro impavidi eroi. Ma conquistare Troia cos'è in confronto alla corsa alla cassa del supermercato che ha appena aperto? Il palco del Teatro Manzoni di Pistoia, ospita (si replica fino a domenica 29 dicembre, feriali ore 21, festivi ore 16) una tragicommedia cantata, che sembra un musical ma non lo è: SupermarketA modern Musical Tragedy. Prodotto da Elsinor, scritto e diretto da Gipo Gurrado, è uno spettacolo fuori dal comune, pieno di situazioni bizzarre, di risate e di poesia. A tratti senza parole. Perché quello che succede dentro a un supermercato lascia proprio così. Supermarket è un 'non-musical' costruito con nove attori (Federica Bognetti, Livia Castiglioni, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo) e una partitura sonora di canzoni inedite, a cui si aggiungono un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato e una serie di annunci ad hoc con una drammaturgia originale.

Mentre quello che esce dagli altoparlanti incanta e ipnotizza, tra gli scaffali del supermercato si compie il rito del 'procacciarsi il cibo'. Dentro una semplice scenografia, nove attori cantano, danzano e a volte rimangono senza parole. Ma anche nel completo silenzio, le persone ridono, si rivedono nei personaggi, nelle loro reazioni e nei loro pensieri: vedono il loro quotidiano. Supermarket mette in scena una storia tragicomica, che è quasi l'Odissea moderna. Quella dove non c'è Polifemo, ma la cassiera svogliata, dove ci sono i prodotti vegani che son più pericolosi delle Sirene, dove la difficoltà più grande è trovare la via che ti porti alle gallette di riso e l'unico pericolo è la fila alle casse. Ma, come vuole ogni storia sospesa tra il tragico e il comico, dietro un insieme di situazioni (verosimilmente) bizzarre trasformate in orecchiabili canzoni, si nasconde quell'ironia amara, che con uno sguardo fantozziano; racconta paure, insoddisfazioni, solitudine e tristezza laddove non lo sospettavamo neppure.

 

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