di Letizia Lupino
BORGO A BUGGIANO (PT). Il Teatro Buonalaprima a Borgo a Buggiano ospita, dopo più di un anno di stop, la cooperativa sociale di Napoli Il tappeto di Iqbal, che insieme a Transiti e Ultimo Teatro di Montecatini Terme, hanno progettato un percorso portato nelle scuole fatto di laboratori, cortometraggi, interviste, giochi, risate e inclusione, con lo scopo di affrontare un tema di cui mai si parla abbastanza, la mafia; la camorra nel caso specifico. Clownville è uno spaccato della vita del quartiere di Barra; personaggi/protagonisti (in ordine alfabetico: Alex Andolfo, Antonio Bosso, Pietro Esposito, Francesco Gentile, Enzo Gilardi, Ciro Grimaldi, Antonio Pirillo, Michelangelo Ravone, Marco Riccio e Giovanni Savino) sul palco, così come nella vita, questi giovani ragazzi hanno la sfida negli occhi, la grinta nelle mani e la fierezza nel corpo. Sono il quartiere di Barra fatto carne e ce lo donano con crudezza, senza fronzoli; sentiamo il sangue colare, attraverso gli artifici delle arti in genere, sono circensi, acrobati, cantanti, mimi, tecnici. Hanno saputo, e imparato ad esser, tutto e ce lo dimostrano usando un’arma magistralmente letale: il sorriso.
Ed è proprio lì che tutta la potenza della disperazione, della paura di non avere un'alternativa, arriva forte, come un pugno nello stomaco. Ridere è un affar serio. Giovanni Savino, il presidente della cooperativa sociale, è il buon padre di famiglia; li guarda con affetto e orgoglio e non può fare a meno, anche lui, di sorridere: sono figli suoi. È uno spettacolo che lascia la meraviglia negli occhi e un po' di amaro in bocca. La consapevolezza è palpabile, ma quello che stupisce, forse, è una distanza, non solo in termini di chilometri: è una distanza di tempo reale che schiaffeggia forsennatamente la sua presenza. Un velo che vuole e deve essere strappato, non più realtà di un mondo che quasi vorremmo non esistesse e che allontaniamo per proteggerci, ma verità concreta che da Nord a Sud, quotidianamente, ci appartiene e ci lega indissolubilmente.