Aveva due grandi passioni, Lucone: la musica e l’allegria. Della prima s’è cibato per tutta l’adolescenza, diventando, nella comitiva del bar Mazzini, nella zona ovest di Pistoia, dove è cresciuto con i suoi insperabili amici, una rispettata e attendibile fonte di informazioni e novità discografiche. Per alimentare la seconda, invece, gli bastava un sorriso, due chiacchiere sincere e un boccale di birra. Parlava di rock e jazid con la stessa misurata competenza, Lucone; anche di calcio, certo, ma a quello degli idoli strapagati, preferiva quello delle partite disputate nel campino, con i suoi amici di progetti e sogni, speranze e illusioni di una vita intera. Stanotte, il destino ha interrotto la sua corsa, per sempre. Domani, alle 14, lo piangeremo tutti insieme, ai suoi funerali. Poi, con il tempo, il pensiero e il ricordo si affievoliranno, come è inevitabile che succeda. Però, ognuno di noi, si porterà in dote la sua semplicità, la sua disponibilità, la sua silente gioia di vivere, la sua incrollabile amicizia e succederà spesso, sorseggiando una birra, di sorridere e brindare alla tua memoria, Lucone.