PISTOIA. La chitarra, la voce e la faccia ce l'ha sempre messe, Emiliano Degl'Innocenti, anche quando andava di moda, anche quando eravamo in tanti a festeggiare, e non solo il 25 aprile, giornata storica, per questo paese, con la p sempre più minuscola. Lo ha fatto anche oggi, Emiblues (questo il suo nome d'arte), 25 aprile, con una maglietta rossa e la falce e il martello sopra, in un pomeriggio più estivo che primaverile, in quella piazza San Lorenzo culla di una lapide di memoria antifascista e antinazista, al cospetto di pochi, pochissimi spettatori, quelli che c'erano anche quando andava di moda, esserci. I compagni del terzo millennio non ci sono più e non solo il 25 aprile, in piazza San Lorenzo, a Pistoia, ma anche altrove e in tutte le date dell'anno. Qualcuno è stato saldato dai servizi segreti; altri si sono arresi all'evidenza e hanno deciso di prendere il posto dei loro padri alla direzione di banche e multinazionali. Qualcuno è morto di overdose. Altri ancora hanno scelto la via della legalità e sono entrati nel partito o nei sindacati, che li hanno lautamente ricompensati. E poi, diciamocela tutta: è lecito essere comunisti da giovani, ma da vecchi, ci si ravvede. Non tutti tutti, però. Qualcuno, come Emiliano Degl'Innocenti e chi decide di raccontarvelo, si ostina a restare con quell'idea meravigliosa in testa: che non succederà mai, ma se succedesse...