SIAMO costantemente minacciati da ogni forma di virus, contagio, apocalissi alle porte, sbarchi inconsueti, misteriosi avvistamenti, rialzo delle temperature, abbassamento delle borse, guerre incrociate in ogni angolo del mondo. Per fortuna, però, sappiamo tutto prestissimo, alcune volte addirittura subito. Nell’era del web, le notizie sono fortunatamente presto vecchie. Questa, però, che a noi pare oltremodo rilevante in termini di democrazia diretta e rappresentativa, almeno per quel che riguarda il nostro piccolo e povero paese di calciofili e sanremisti, non sta godendo della eco che merita. Con decreto del presidente della Repubblica del 28 gennaio 2020 è stato indetto, per il giorno domenica 29 marzo, il referendum popolare, ai sensi dell’art. 138, secondo comma, della Costituzione, per l’approvazione del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal parlamento in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna camera e pubblicato nella gazzetta ufficiale della repubblica Italiana n. 240 del 12 ottobre 2019. Si tratta del quarto referendum della storia della Repubblica italiana e vista la portata sarebbe opportuno che noi tutti se ne sapesse di più e che l’informazione facesse un po’ meglio il proprio dovere.

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